Da sempre le banche, prima di concedere un finanziamento ad una impresa, hanno la necessità di conoscere il rischio di tale operazione ed è per questa ragione che hanno introdotto la valutazione del merito creditizio basato su rigidi scoring nelle proprie procedure. In un periodo di credit crunch come quello che il sistema economico sta vivendo, per le aziende è molto importante conoscere approfonditamente le modalità con cui viene giudicata la loro affidabilità e gli strumenti per potersi ben posizionare agli occhi delle banche, e non solo. 

 

Valutazione merito creditizio come funziona 

Con la valutazione del merito creditizio le banche hanno semplificato un processo decisionale riguardante le richieste di affidamento o finanziamento grazie all’introduzione di vere e proprie classi di scoring in cui le aziende vengono inserite a seconda della loro situazione. Questo serve sia per decidere se accettare o meno le loro richieste sia per differenziare le eventuali condizioni di trattamento: importo concesso, tasso di interesse, garanzie, etc.  

A fronte di un gran numero di informazioni che concorrono a fotografare la situazione finanziaria di una realtà imprenditoriale, grazie alla valutazione del merito creditizio, infatti, si arriva ad un solo unico valore che le riassume comprendendo sia quelle qualitative, sia quelle relative al comportamento di un’azienda nei confronti della banca stessa, sia quelle quantitative. 

  • Analisi qualitativa: comprende le caratteristiche più generali dell’impresa richiedente come settore, localizzazione, punti di forza e di debolezza, forma giuridica, ad esempio, e anche il sistema di amministrazione e controllo adottato. 
  • Analisi comportamentale: ricava le informazioni della Centrale dei Rischi (ACR), richiedibile periodicamente alla Banca d’Italia e utile per individuare le principali informazioni utili a stimare le probabilità di insolvenza di una impresa come la rotazione dei movimenti di conto corrente, la regolarità nei pagamenti e le eventuali sofferenze. 
  • Analisi quantitativa: legata al bilancio, perché ne verifica l’attendibilità dei dati contenuti, ma anche alla riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico e ai flussi finanziari. 

 

Come migliorare il proprio scoring bancario 

Per la valutazione del merito creditizio è importante conoscere lo scoring bancario di un’azienda che rappresenta un giudizio sintetico del profilo di rischio ed esprime il grado di solvibilità e la capacità di ripagare il prestito in un determinato periodo di tempo. Migliore è questo indicatore, maggiori sono per un’impresa le probabilità di accedere al finanziamento beneficiando di un tasso favorevole. 

Esistono alcuni accorgimenti per fare in modo che il proprio scoring bancario sia performante, ecco alcuni consigli: 

  • Utilizzare bene i fidi, massimo entro il 70-80% e mai al limite dell’accordato per non dare segnali di difficoltà finanziaria.  
  • Evitare sconfinamenti nelle linee di credito per non rischiare la segnalazione in Centrale dei Rischi che impatta direttamente sulla valutazione del merito creditizio.  
  • Pagare regolarmente le rate dei prestiti per non risultare inadempienti, meglio nel caso rinegoziarne i termini affinché siano più gestibili. 
  • Gestire insoluti e crediti in sofferenza cercando di selezionare la propria clientela e di instaurare con essa un rapporto di reciproca fiducia.  

 

Come l’invoice trading migliora il merito creditizio  

Anche movimentare i conti correnti e mantenere costanti i flussi di cassa è utile ai fini di ottenere una buona valutazione del merito creditizio e lo si può fare ricorrendo ad alcune forme di finanziamento che siano adatte alla propria situazione finanziaria. Non tutte, infatti, hanno lo stesso peso sul merito creditizio di un’azienda ed è importante tenerne conto nel momento della scelta. Il ben noto anticipo fatture bancario, ad esempio, è considerato al pari di un finanziamento a breve termine, quindi, peggiora il merito creditizio. Ciò non accade invece con l’invoice trading che permette di ottenere liquidità senza aggravare la situazione debitoria e senza far scattare alcuna segnalazione alla Centrale Rischi. 

Se una impresa, quindi, desidera comparire agli occhi delle banche come un soggetto a cui non è rischioso concedere finanziamenti può optare per questo strumento di accesso al credito, molto semplice e veloce, ma allo stesso tempo sicuro. L’invoice trading consiste nella cessione di crediti commerciali non scaduti tramite piattaforme online che valutano le fatture proposte dalle aziende e le propongono a investitori professionali in grado di anticipare l’85-90% dell’importo nel giro di pochi giorni. Fruibile e trasparente, questo strumento per ottenere liquidità è prezioso per la valutazione del merito creditizio e aiuta a migliorare il capitale circolante e la salute aziendale generale mettendo un imprenditore nelle condizioni di gestire meglio la propria liquidità anche prevedendo investimenti per la crescita. Le piattaforme online per l’invoice trading sono chiare e semplici da usare, come quella di Crescitalia: uno strumento alla portata di ogni imprenditore che abbia necessità di ottenere liquidità in modo rapido e sicuro. 



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