CrescItalia garantisce ai propri partner per l’invoice trading un potenziamento fintech semplice e rapido della loro offerta, con l’obiettivo finale di fornire alle PMI un accesso alternativo ai finanziamenti.
Partner di invoice trading, la parola chiave è real-time
Offrire un’ampia gamma di strumenti per l’accesso al credito è una grande opportunità, specialmente per tutti quegli operatori che intervengono a vario titolo nella catena di approvvigionamento della liquidità per le PMI.
Infatti, oltre a snellire i processi di valutazione ed erogazione, la piattaforma di finanza complementare messa a disposizione da CrescItalia funziona come interfaccia diretta dei capitali non bancari e può operare con minori vincoli di natura patrimoniale e normativa, facilitando le aziende partner che non sovraccaricano le linee di credito tradizionali. Anzi, possono utilizzarle sotto altre forme tecniche per diversi utilizzi e necessità aziendali.
Diventare partner di CrescItalia significa allora integrare il proprio business con una varietà di servizi e soluzioni, sia nel breve che nel medio e lungo termine, accessibili tramite la piattaforma tecnologica integrabile negli ERP e nei gestionali di partner e clienti. Il tutto avviene attraverso un servizio semplice, interamente digitale e con una fase di istruttoria snella, secondo un approccio fintech in tempo reale.
Una soluzione fintech alternativa che consente di trarre beneficio dallo standing creditizio dell’azienda a capo, con una conseguente riduzione dei costi e l’ottimizzazione dei flussi finanziari lungo tutto la filiera.
L’esposizione debitoria di filiera: un effetto moltiplicatore a cascata
L’esposizione debitoria delle imprese e la conseguente riduzione del circolante crescono in modo evidente lungo tutta la filiera dei fornitori. A ogni snodo si genera un effetto moltiplicatore che amplifica il problema sia a livello complessivo che sui singoli protagonisti. Invece, in un’efficiente catena di processo che preveda la sistematica cessione dei crediti, le aziende fornitrici vedono di fatto azzerato il proprio tempo medio d’incasso, rigenerando i meccanismi interni positivi di un costante flusso di liquidità.
Con il gestionale di invoice trading è possibile ricevere liquidità e ottenere stima e previsioni delle risorse disponibili, in modo da progettare investimenti strategici e consolidare la crescita del business.
Perché il gestionale di invoice trading risponde alle esigenze delle PMI
Con una piattaforma di invoice trading, è possibile ottenere due benefici sostanziali nella gestione del circolante in azienda:
- rapidità di accesso ed esecuzione di soluzioni pratiche e digitali;
- personalizzazione del servizio armonizzata con le esigenze aziendali.
Com’è possibile? Con pochi passaggi ben delineati e una semplice user experience. Si tratta, dunque, di uno strumento prezioso per risolvere i problemi generati dalla mancanza di liquidità e programmare interventi appropriati per una crescita strutturale della propria azienda.
Dopo un lungo periodo di recessioni, riprese, cambiamenti rapidi degli scenari politici e sociali, le PMI si trovano all’ingresso di una nuova fase di stretta creditizia, che strumenti di finanza alternativa come l’invoice trading possono bilanciare sostenendone la crescita.
STRETTA CREDITIZIA: FINCHÉ C’È FINANZA (ALTERNATIVA) C’È SPERANZA
L’attuale momento di stretta creditizia – anche nota come “credit crunch” – rende complesso per le PMI attingere liquidità dalle tradizionali fonti di finanziamento. Eppure, l’Italia è al quarto posto al mondo per la raccolta di capitali tramite finanza alternativa e può, quindi, facilitare l’accesso a un mercato maturo nella diversificazione delle fonti. Ciò accade attraverso le piattaforme fintech, che mettono in contatto le PMI con soggetti quali i fondi alternativi di credito e/o gli strumenti di invoice trading, che possono acquistare le loro fatture in pro-soluto. Tutto nel segno della velocità: sia rispetto ai tradizionali canali bancari e sia nell’erogazione digitale dell’operatività.
Tramite l’integrazione dei servizi di Invoice Trading nell’ERP, la PMI può monitorare la sua gestione della cassa, ottenere liquidità e cedere i crediti selezionati in pro-soluto, in modo completamente digitale e senza alcuna segnalazione alla Centrale Rischi.
INVOICE TRADING ED ERP: IL VALORE DELL’INTEGRAZIONE DELLE PIATTAFORME FINTECH NEL GESTIONALE
Esistono diverse piattaforme fintech che garantiscono l’integrazione facile, immediata e sicura con i software gestionali aziendali (ERP), offrendo la possibilità di guidare l’intero ciclo di fatturazione aziendale con un servizio 100% digitale. Questo permette di analizzare in tempo reale le esigenze di cassa sopravvenenti assieme ai crediti commerciali e fornire, tramite il match con le fatture che possono realmente essere cedute, l’esposizione creditizia reale e aggiornata del cliente. In questo modo, le aziende sono in grado di ridurre i tempi della decisione di affidamento: infatti, il calcolo del rischio della clientela e del proprio portafoglio, nonché i valori delle fatture, vengono indicati in tempo reale. Il risultato è un miglioramento della relazione con i clienti e dell’utilizzo delle risorse.
L’invoice trading, affiancato da un rapporto sinergico tra advisor e azienda cedente, è la soluzione ideale per garantire liquidità anticipando i crediti in tempi brevi e assumendosi il rischio sul mancato pagamento dei debitori, anche senza la segnalazione in Centrale Rischi.
SCENARIO: LA LIQUIDITÀ DELLE PMI TRA RIPRESA, SCADENZE E NUOVE CRISI
A due anni dall’inizio della pandemia, il contesto macroeconomico mostra segni di un progressivo miglioramento, anche se meno brillante del 2021: secondo l’ultima Mappa dei Rischi 2022 di Sace, dopo il forte rimbalzo del PIL mondiale nel 2021 (+5,8%), il 2022 indica una crescita attesa del 4,2% e il commercio internazionale di beni registra un aumento del 4,8%.
“La piattaforma fintech di CrescItalia consente di concretizzare la propria strategia di invoice trading senza costi nascosti, entro massimo 48 ore e senza utilizzare il metodo delle aste”.
LO SCENARIO IN AMBITO LOGISTICO IN ITALIA
L’Italia è al 19esimo posto nel Logistics Performance Index della Banca Mondiale, eppure la logistica italiana rappresenta il 9% del Pil, occupa circa 90mila imprese e più di un milione di lavoratori. Si tratta, per lo più, di aziende di piccole dimensioni: il 90% delle imprese ha meno di 10 addetti, realtà che hanno spesso grande necessità di liquidità per investire nella trasformazione digitale e nell’ammodernamento. Con l’insorgere e il prolungarsi dell’emergenza sanitaria a livello globale la filiera della logistica è emersa in tutta la sua importanza strategica, fino a diventare un vero e proprio servizio essenziale per le farmacie, i supermercati, la distribuzione di carburante e le famiglie.
Questo riconosciuto ruolo strategico del settore e il boom delle consegne connesse all’e-commerce hanno anche, però, fatto emergere le fragilità del sistema, sia dal punto di vista dei trasporti per la carenza degli autisti, sia di riflesso per la scarsità di materie prime che determina allungamenti nei tempi di consegna, sia, in ultimo, proprio per la coperta corta in tema di quella liquidità che diventa decisiva quando si tratta di mantenere in funzione il sistema anche nei momenti di difficoltà.
LE DIFFICOLTÀ DELLE AZIENDE E L’IMPORTANZA DELLA LIQUIDITÀ: IL CASO GUIDA DITRA GROUP
I costi in crescita per l’energia dei sistemi logistici e la carenza di materie prime agiscono all’interno di un settore che, in Italia, è composto da imprese di piccole e medie dimensioni che non possono scaricare totalmente sul cliente finale i disagi dell’attuale situazione congiunturale. Allo stesso modo, anche i trasporti soffrono per l’aumento sostenuto del costo dei carburanti e dalla gestione complessa delle merci all’interno di porti e aeroporti. Ditra Group opera nel settore Trasporto di merci in conto terzi, soprattutto materie chimiche liquide, solide e imballate, su tutto il territorio nazionale.
Spiega Rosa Maria Dipasquale, RSPP e Consulente Commerciale: “Il settore al momento offre buone opportunità di continuità lavorativa, il problema per tutta la nostra filiera è il contenimento dei costi delle materie prime, che risulta essere fuori controllo e vanifica ogni sforzo. Come azienda giovane, spesso il sistema creditizio non assiste, ovvero non offre servizi adeguati, nonostante la bontà della clientela servita”.
In questa dinamica di sviluppo, in un settore che negli ultimi anni è stato determinante per sostenere la tenuta sociale durante la pandemia e che, oggi, si trova di fronte a grosse difficoltà a sostenere l’aumento dei costi di esercizio, una soluzione per garantire liquidità e flusso di cassa è senz’altro rappresentata dalla cessione dei crediti commerciali.
ACQUISTO DEI CREDITI COMMERCIALI: I VANTAGGI DELLA SOLUZIONE DI CRESCITALIA
Il punto di contatto tra queste esigenze e le PMI di logistica e trasporti (ma non solo), è la piattaforma fintech appositamente ideata e sviluppata da CrescItalia per operare sul mercato senza utilizzare il metodo delle aste ma direttamente tramite SPV finanziati da investitori diretti.
Come raccontato in un post precedente anche da Adriano Tuderti, amministratore unico di un importante operatore del settore come Compass, collaborare con CrescItalia: “Ha reso possibile una migliore valorizzazione del costo in portafoglio”.
La soluzione di acquisto dei crediti commerciali proposta da CrescItalia consente, infatti, di selezionare i clienti con cui effettuare la cessione fatture, scegliendo di volta in volta quale singola fattura cedere. Insomma, non vi è nessun vincolo a cedere tutte le fatture relative a un debitore, ma si può pianificare la strategia più adeguata a migliorare realmente la liquidità.
Inoltre, le aziende cedenti hanno la possibilità di monitorare costantemente lo stato della filiera e di individuare quei clienti non regolari nei pagamenti, riducendo i rapporti con loro e valorizzando, invece, i clienti più virtuosi e strategici. Spiega anche Dipasquale: “Appoggiamo i clienti che accettano la cessione e con cui svolgiamo servizi di trasporto chimico, non tutti gli altri, con cui facciamo servizi di trasporto rifiuti. È un buon servizio, ed eliminiamo totalmente l’affidamento bancario”.
LA COLLABORAZIONE CON DITRA GROUP PER LA CESSIONE DEI CREDITI
Ditra Group è venuta a conoscenza di CrescItalia nel 2019 grazie ad AM Advisor, che collabora con CrescItalia. Dalla fine di quell’anno, ha ceduto a CrescItalia oltre 100 fatture intestate a tre debitori differenti, per un totale di oltre 600mila euro. Operando tramite la piattaforma, ha potuto concretizzare la propria strategia di cessione crediti senza costi nascosti e ricevere i fondi dallo smobilizzo fatture sul conto entro massimo 48 ore, monitorando in tempo reale tutte le fasi del processo e in assenza di segnalazione alla Centrale Rischi. Quest’ultimo elemento è vantaggioso perché ha un impatto minore sul merito credito e permette di continuare ad accedere ad altre forme di credito e ottenere ulteriori finanziamenti.
Inoltre, il cliente ha potuto beneficiare di una forte customizzazione delle proprie operazioni, garantita da un servizio di assistenza continuo e diretto sull’operatività che riveste, in caso di bisogno, anche un ruolo proattivo di sostegno e segnalazione delle opportunità che si possono determinare in corso d’opera. Racconta ancora Rosa Maria Dipasquale: in questo modo “Puoi proporre al cliente un pagamento più lungo anche con una tariffa più alta e la liquidità così generata consente all’azienda, che spesso deve anticipare alcuni costi di trasporto, quali traghetti o altri servizi che se pagati a vista consentono sconti maggiori, di alzare il margine del nolo chiesto al cliente”.
I RISULTATI
Il percorso di invoice trading di CrescItalia garantisce un dialogo e un supporto continuativi nel tempo che hanno portato a una fidelizzazione dell’85% dei cedenti. Un dialogo chiave in un settore che, come la logistica e i trasporti, sta registrando e continuerà a registrare un ulteriore sviluppo, in stretta collaborazione con il sistema tradizionale, per migliorare realmente la liquidità in un periodo di globale incertezza.
Dal 2013, CrescItalia si occupa di strutturare e gestire asset finanziari alternativi. L’esigenza di automatizzare la valutazione, lo screening, l’attuazione e il monitoraggio delle attività dei fondi gestiti da CrescItalia ha portato allo sviluppo di una piattaforma informatica specializzata, concepita e creata ad hoc internamente. Nel 2019, con l’avvio dei primi veicoli di cartolarizzazione, le funzionalità della piattaforma sono state estese per gestire in maniera efficiente ed efficace questa opportunità. Infatti, le PMI possono presentare i propri titoli di credito in qualsiasi momento ricevendo, in breve, una valutazione.
“Fornitori e debitori hanno la possibilità di rinegoziare reciprocamente i termini di pagamento garantendo nel contempo la liquidità per operare e la certezza dell’esecuzione della commessa”.
UNA DINAMICA WIN-WIN
Pensiamo a un’azienda che ha un contratto con un fornitore per la pulizia dei propri uffici. L’azienda in questione può pagare a 60 giorni. Ma la società di pulizie deve sostenere gli stipendi ogni mese e finanziare l’acquisto di materiali secondo tempi più rapidi. In più, qualora dovesse incorrere in problemi di liquidità, potrebbe perfino mettere a rischio l’esecuzione del servizio stesso.
Tra le soluzioni possibili, il factoring indiretto può garantire all’azienda l’esecuzione della commessa e al suo fornitore la tranquillità di un flusso costante di liquidità per le spese correnti.
Insomma, il vantaggio è doppio: per i fornitori e per i debitori, che hanno entrambi anche la possibilità di rinegoziare i termini di pagamento.
MA COS’È IL FACTORING INDIRETTO?
Da una parte le società di capitali Italiane con una buona solidità finanziaria. Dall’altra le aziende che dispongono di fornitori continui, fidelizzati e talvolta strategici.
Il factoring indiretto (anche noto come reverse factoring) opera nel mezzo, mettendo a disposizione professionalità dedicate e la tecnologia per definire e sostenere un processo di lavoro che consente alle aziende di dialogare e garantire ai propri fornitori la liquidità di cui hanno bisogno.
Una volta verificata l’idoneità dell’azienda, il processo si attiva in pochi passaggi:
- il debitore concorda l’importo massimo dei crediti smobilizzabili e certifica liquidabilità ed esigibilità delle fatture;
- dal canto suo, il fornitore può proporre i crediti che intende cedere e ne riceve rapidamente un corrispettivo in fase di acconto, il resto in un saldo successivo.
I VANTAGGI PER IL DEBITORE
Il debitore acquisisce la possibilità di garantire ai propri fornitori, che non sempre sono esperti di tematiche bancarie e di solvibilità, un’opportunità di accesso alla liquidità e una garanzia per il sostegno delle commesse. Inoltre, sul versante amministrativo, se il debitore sceglie di affidarsi a un solo interlocutore, registra subito un’evidente semplificazione di tutti i passaggi.
I VANTAGGI PER IL FORNITORE
Il fornitore, in ottica di smobilizzo e cessione dei crediti, ha la possibilità di creare un rapporto ancora più diretto e immediato con i propri clienti. Un rapporto in grado di facilitare e snellire tutto il processo di validazione e verifica del credito. Questo si traduce in tempi di esecuzione rapidi, certezza dello smobilizzo e possibilità di accordare termini di pagamento più elastici a vantaggio di minori sconti e/o un margine di contribuzione sulla commessa maggiore.
UNO STRUMENTO VELOCE E PRATICO
Il factoring indiretto è lo strumento più rapido e pratico che i debitori con una buona solidità finanziaria hanno per supportare i propri fornitori strategici e ottimizzare la propria supply chain.
Veloce, perché la pre-approvazione delle fatture da parte del debitore permette di snellire l’intero processo di verifica dei crediti. Di conseguenza, le aziende cedenti (i fornitori) possono ottenere liquidità in minor tempo.
Pratico, perché entrambe le parti ottengono benefici che sarebbero impossibili da raggiungere in altro modo. Allo stesso tempo, questa formula può rivelarsi uno scudo contro i rischi di mancato pagamento e consente la fidelizzazione tra fornitori e debitori, oltre all’ottimizzazione del capitale circolante operativo dell’intera filiera.